Non alimentirsi e perdere chili di troppo
Il termine dimagrimento evoca in ognuno di noi sentimenti che spingono sul petto, ci proietta in periodi pieni di limitazioni e rinunce.
Intraprendere un percorso per il raggiungimento del proprio peso IDEALE, sovente ci costringe a lunghi periodi di frustrazione che mettono a dura prova anche la forza di volontà più ferrea con piani alimentari rigidi e attività fisica costante che spesso si scontrano con ritmi e tempi di vita.
Dimagrire, nell’immaginario collettivo, è quindi un percorso punitivo riservato a chi non è stato in grado di gestire la propria fame. E’ ovvio … grasso = calorie in eccesso e con questo abbiamo concluso.
Aggiungiamo inoltre, se mai ce ne fosse bisogno, che a farci sentire più colpevoli, notate bene ho scritto a FARCI non a FARVI e tra poco vi spiegherò il perché, ci si mettono anche le case di moda e le aziende del Fashion in genere, hanno deciso che il BELLO sta solo dentro alle taglie che vanno dalla 40 alla 44.
Vuoi vestirti alla moda? Entri in un normalissimo negozio di abbigliamento e, appena varchi la soglia, già la commessa inizia a guardarti finchè, più o meno gentilmente ti dice “ Signora non arriviamo alla sua taglia”.
Ti sono quindi rimasti i negozi Curvy, quelli con le taglie grandi ed i gusti spesso discutibili.
Non parliamo quando ti siedi al tavolo del ristorante, sembra che tutti abbiano una sola cosa da fare…. Guardare quanto mangi tu. In ogni contesto, in realtà, c’è sempre qualcosa che ci fa sentire DIVERSI, spesso NON ABBASTANZA.
E’ difficile la vita da GRASSI! Che poi, qual è il confine tra peso ideale e PESO TROPPO??
La nostra è veramente la 42 la taglia giusta?
Ricominciamo da capo allora. Ripartiamo dalla cura del sè.
Intanto mi presento, mi chiamo Antonella, ho 55 anni e da più di 20 lavoro nel dimagrimento, ma porto una taglia 46.
La lotta più grande della mia vita? Quella con la bilancia, a volte ho vinto e qualche volta ho perso, ma vi assicuro che le mie sconfitte pesavano tanti chili. Una vita passata tra rinunce e sensi di colpa, perché oh … alla nutella a volte non puoi dire di no; non puoi dire di no neanche alle cene con i colleghi, con gli amici, agli aperitivi, ai pranzi con i parenti; non si può sempre rinunciare a tutto ne, come spesso accadeva, accettare e mangiare la solita insalatina da sfigata mentre gli altri consumavano pasti luculliani che il solo profumo ti faceva ingrassare 1 chilo (o almeno così credevo).
Conosco tutte le diete che esistono al mondo, credo di averle fatte tutte, mi sono massacrata con allenamenti frustranti e per niente confacenti al mio fisico, ho pianto, mi sono arresa, mi sono arrabbiata, mi sono disprezzata, mi sono accontentata, insomma per un certo periodo della mia vita ho fatto tutto …
Tutto tranne ALLEGGERIRMI!
Quando siete andati da un dietologo o da un nutrizionista qual è la prima domanda che vi hanno fatto?
Suppongo “MI RACCONTI LA SUA ALIMENTAZIONE”. Vi hanno mai chiesto … ma tu … come stai? Sei felice? Ti senti realizzato?
Perché vi assicuro che in 20 anni di esperienza, non ho mai trovato un accumulo di grasso senza nome, vuoto, ricordo, assenza, paura insomma ogni cellula di grasso ha un sentimento.
Attenzione, non sto dicendo che per dimagrire non serva seguire una corretta alimentazione ed uno stile di vita sano, sto AFFERMANDO CON FORZA che se prima non andiamo a ricercare la causa i risultati saranno scarsi, temporanei e frustranti.
Spesso nello sportello della credenza cerchiamo un abbraccio non i biscotti, nel frigo riempiamo una noia non declamata o uno scontento represso.
Dimagrire deve essere l’effetto dell’alleggerimento emotivo, non la punizione per l’appesantimento corporeo.
Riacquistare l’autogoverno ci consente di intraprendere nuovi viaggi con determinazione e amore per se stessi, ci conduce là dove ci sembrava impossibile arrivare.
Il primo passo del percorso con me è trovare un viaggio, insieme, che dia gioia ed entusiasmo dal primo momento. Ogni sessione sarà un progresso, ed ogni progetto sarà realizzabile e soprattutto compatibile con la vita che avete oggi.
Alleggerirsi dalle emozioni
Quante volte, a causa dello stress, del troppo lavoro, delle preoccupazioni o dei dolori ci si sente sul punto di scoppiare. Il nostro corpo e la nostra mente sembrano all’improvviso una scatola troppo piccola per contenere tutta questa energia. Liberarsi dal carico emotivo attraverso una sorta di decompressione vuol dire cambiare le emozioni e gli schemi mentali, incanalare, comprendere e gestire ciò che si prova, eliminare il disagio e riacquistare l’autogoverno. Troveremo insieme nuovi orizzonti che vi consentiranno di abbandonare le trappole paradigmatiche che hanno, fino a questo momento, condizionato più o meno consapevolmente le vostre scelte.
Alleggerirsi per vederci meglio, per intraprendere un nuovo cammino che dia soddisfazione e benessere psicofisico.